SSD o non SSD – Comparazione nell’uso tra hard-disk e SSD

SSD o non SSD?

Nell'ultimo decennio la corsa al miglioramento delle prestazioni è stata rallentata da un componente normalmente sottovalutato che è l’hard-disk.

Qual’è stato il problema dell’hard-disk?

A ogni nuova generazione di processori la velocità di calcolo aumentava rispetto alla precedente generazione, ma quando la capacità di eseguire le operazioni ha superato la velocità di lettura e scrittura sul disco l'aumento delle prestazioni dell’hard-disk si è bloccato.

Ad un certo punto la tecnologia ci mette a disposizione un nuovo tipo di disco, il Disco allo Stato Solido, o SSD.

I dischi SSD hanno iniziato a rincorrere questo limite, consentendo ai processori di scrivere e leggere le informazioni a maggiore velocità.

La comparazione delle prestazioni tra hard-disk e SSD è problematica, le informazioni riportate dai produttori sono incomplete o utilizzano unità di misura diverse. Ho cercato di riassumere lo stato di fatto attuale utilizzando la documentazione di Western Digital che al momento è quella che garantisce la maggiore affidabilità.

 

Comparazione velocità tra hard-disk e SSD

Tipologia disco standard velocità

rpm 1

Tempo di accesso

ms

Scrittura

Mb/s

Lettura

Mb/s

Hard disk IDE
Hard disk SATA3 5.200 9 100/150 100/150
Hard disk 7200 168/227 168/227
SSD SATA3

PCIe

540/2.050 525/24003

1) Per aumentare la velocità di lettura e scrittura sugli hard disk tradizionali si è aumentata la velocità di rotazione dei dischi, il valore ha senso solo per i dischi tradizionali, non ha senso per i dischi SSD.

2 ) I dischi si collegano alla piastra madre con un cavo/connettore che varia a seconda dello standard utilizzato, la velocità di scrittura e lettura sono influenzate dallo standard. I vecchi dischi usavano lo standard IDE ancora meno performante dei SATA, a loro volta i SATA hanno diversi standard e di conseguenza diverse prestazioni.

3) In questo momento la velocità degli SSD sta andando oltre le capacità del SATA, per questo si stanno palesando nuovi standard di connessione, il più semplice è il PCI express, ma ci sono i nuovi M.2 che supportano oltre a SATA anche NVM, specifico per i dischi allo stato solido.

 

Comparazione nell’uso tra hard-disk e SSD

La premessa è che la velocità di un computer è influenzata non solo dal tipo di disco ma dall'uso che ne fa il sistema operativo e da come è stata progettata la piastra madre.

A grandi linee possiamo dire che i tempi di avvio del sistema operativo con l’SSD possono passare dalla metà del tempo ad un terzo del tempo, mentre l'esecuzione dei programmi viene in genere ridotta di un terzo. L'aumento di prestazioni è evidente e facilmente rilevabile anche dall'utente meno esperto.

 

Limiti degli ssd

Qualsiasi dispositivo per l'archiviazione salva i dati dividendoli in piccoli pezzettini (byte) ogni byte viene messo in una “cella”.

Qualsiasi tecnologia non consente di scrivere all’infinito in queste celle, gli hard disk tradizionali hanno dei software integrati che controllano lo stato del disco, correggono gli errori, eliminano le celle e i settori danneggiati e valutano l'affidabilità del disco, le singole celle hanno un range di letture e scritture possibili, non è un dato certo.

I dischi allo stato solido hanno un numero di letture e scritture definito, ma non hanno alcun modo di controllare lo stato della memoria e la sua affidabilità.

Il problema è che non esiste modo di controllare la scrittura sulle singole celle, se una cella o una porzione di essa viene pesantemente utilizzata, superato il numero di letture e scritture i dati vengono persi e non c'è modo di correggere l'errore o di essere avvisati preventivamente.

In genere danno poca evidenza al dato che ci interessa che è il TBW (Tera Byte Write) che per un SSD in data odierna da 250 GB può essere di 100, mentre per un disco da 2 TB il TBW può essere anche 10000.

Come potete capire non si parla di anni e anni di funzionamento ma a seconda del tipo di utilizzo, una vita molto più modesta.

In qualsiasi caso va scelto un SSD con TBW adatto all'uso che ne viene fatto.

Per questo loro limite quindi generalmente vanno bene per velocizzare il sistema operativo ma i dati degli utenti vanno spostati su un disco tradizionale, quantomeno a livello di backup eseguito frequentemente.

Con l'andare del tempo il progresso tecnologico può migliorare l'affidabilità degli SSD, come trovare il modo di gestire gli errori con opportuni accorgimenti. In questo caso il TBW crescerà fino al limite attuale dei dischi meccanici.